Imprese, banche e anche i governi tirano la cinghia e tagliano la spesa per poter pagare il loro debito. Questo è spesso definito come austerity. Quando i debitori smettono di prendere nuovi prestiti e cominciano a pagare i vecchi debiti ci si aspetta che il peso del debito cali ma … succede l’opposto. Poiché la spesa è tagliata e la spesa di una persona è il reddito di un’altra fa calare i redditi che calano più in fretta di quanto i debiti non siano rimborsati e il peso del debito in realtà peggiora. Questo taglio della spesa è deflazionistico e doloroso e le aziende sono costrette a tagliare i costi che significa meno posti di lavoro e aumento della disoccupazione. Questo porta al passo successivo: i debiti devono essere ridotti. Molti dei debitori non possono ripagare i loro debiti e i debiti di un debitore sono attività di un creditore. Quando i debitori non ripagano la banca la gente pensa che la banca non possa rimborsarli così si precipitano a ritirare il proprio denaro dalla banca, le banche sono sotto pressione e persone, imprese e banche non pagano i loro debiti. Questa grave contrazione economica è definita come depressione.
La gran parte di una depressione consiste in gente che scopre che molto di quello che pensava fosse la sua ricchezza non c’è più. Facciamo un esempio: quando abbiamo comprato una birra al bar e l’abbiamo messa sul conto al bar abbiamo promesso di rimborsare il barista; la nostra promessa è diventata un’attività del barista, ma se violiamo la promessa e non lo ripaghiamo siamo inadempienti sul nostro conto del bar e così l’ attività che ha il barista in effetti non vale niente: è sostanzialmente scomparsa. Molti finanziatori non vogliono che le attività scompaiano e accettano la ristrutturazione del debito il che significa che i creditori sono ripagati meno o ripagati in un periodo di tempo più lungo oppure a un tasso di interesse più basso di quanto prima concordato: in qualche modo, per ridurre il debito, il contratto stipulato in precedenza non è stato rispettato. Gli istituti di credito preferiscono avere un po’ di qualcosa che tutto di niente. Anche se il debito scompare la ristrutturazione del debito fa scomparire più rapidamente valori reddituali e patrimoniali in modo che il peso del debito continui a peggiorare.
Come il taglio della spesa anche la riduzione del debito è dolorosa e inflazionistica. Tutto questo ha impatto sul governo centrale perché redditi più bassi e meno occupazione significa che il governo raccoglie meno tasse, allo stesso tempo ha bisogno di aumentare la spesa perché la disoccupazione è aumentata, molti dei disoccupati hanno risparmi inadeguati e hanno bisogno di sostegno finanziario da parte del governo. Inoltre i governi creano piani di stimolo e aumentano la loro spesa per compensare l’indebolimento dell’economia. I deficit di bilancio dei governi esplodono in una riduzione della leva finanziaria perché spendono più di quanto guadagnano in tasse. Questo è ciò che accade quando sentiamo parlare del deficit di bilancio al telegiornale. Per finanziare i loro deficit i governi devono aumentare le tasse o prendere in prestito denaro ma con redditi in calo e così tanti disoccupati da chi viene il denaro? Dai ricchi! Dato che i governi hanno bisogno di più denaro che la ricchezza è fortemente concentrata nelle mani di una piccola percentuale di persone i governi naturalmente aumentano le tasse ai ricchi, cosa che facilita una ridistribuzione della ricchezza per l’economia, dagli abbienti ai non abbienti. I non abbienti che stanno soffrendo cominciano a provare antipatia per gli ambienti danarosi. I ricchi abbienti, sotto pressione per l’economia debole, la caduta del valore delle attività, le tasse più alte, ricambiano l’antipatia per i non abbienti: se la depressione aumenta può scoppiare il disordine sociale.
Non solo aumentano le tensioni all’interno dei paesi ma possono sorgere tra paesi, specialmente tra i paesi debitori e creditori. La situazione può portare a un cambiamento politico che a volte può essere estremo. Negli anni ‘30 questo portò Hitler al potere, la guerra in Europa e la depressione negli Stati Uniti. La pressione per fare qualcosa che fermi la depressione aumenta: ricordiamo che la maggior parte di ciò che la gente pensava denaro era in effetti credito così, quando il credito sparisce, la gente non ha abbastanza denaro. Le persone sono alla disperata ricerca di denaro e ricordiamo, chi stampa denaro? la Banca Centrale!
Avendo già abbassato i tassi di interesse quasi zero è costretta a stampare denaro. A differenza del taglio della spesa, riduzione del debito e redistribuzione della ricchezza, stampare denaro è inflazionistico e stimolante. Inevitabilmente la banca centrale stampa nuovo denaro dal nulla e lo utilizza per acquistare attività finanziarie e titoli di Stato. Successe negli Stati Uniti durante la grande depressione e di nuovo nel 2008 quando la banca centrale degli Stati Uniti, la Federal Reserve, stampò oltre 2 trilioni di dollari. Altre banche centrali in tutto il mondo che ne avevano facoltà stamparono molta moneta. Acquistando beni finanziari con questa moneta si favorisce l’aumento dei prezzi dei beni che rende le persone più degne di credito. Tuttavia questo aiuta solo coloro che hanno beni finanziari. La Banca centrale può stampare il denaro ma può solo acquistare beni finanziari mentre il governo centrale , invece, può acquistare beni e servizi e mettere moneta nelle mani della gente ma non può stamparla. Quindi, al fine di stimolare l’economia, i due devono cooperare: acquistando titoli di Stato la Banca centrale in sostanza presta denaro al governo permettendogli di rimanere in deficit e aumentare la spesa per beni e servizi attraverso i suoi programmi di stimolo e le indennità di disoccupazione. Questo aumenta il reddito del pubblico e il debito del governo. Tuttavia si abbassa l’onere del debito totale dell’economia. Questo è un momento molto rischioso. I responsabili della politica devono bilanciare i quattro modi in cui scendono gli oneri del debito.