Purtroppo sì, questa è la verità.
Che tu sia un lavoratore dipendente piuttosto che autonomo il tuo capo sei tu.
Hai in mano il potere di gestire il tuo tempo diviso tra famiglia, carriera, amici, tempo libero. Ciò comporta fornire delle risposte non solo a te stesso ma anche agli altri.
E se lo stessi facendo male? Probabilmente è così.
Se qualcuno ti parlasse nel modo in cui hai parlato tu di certo te ne andresti per non ascoltarlo più. Se avessi un capo che ha sprecato tanto tempo quanto ne hai sprecato tu, sicuramente sarebbe licenziato. Se un’organizzazione formasse i suoi dipendenti così male come tu formi te stesso, presto riverserebbe in gravi difficoltà economiche rischiando il fallimento.
Sono stupito di quanto spesso le persone scelgano di fallire quando si mettono in proprio convinte sia tutto facile e in discesa, rendendosi probabilmente troppo tardi di quanto siano complessi l’autogestione e l’auto finanziamento.
Di fronte alla possibilità di eccellere, esitano, si fermano ed alla fine falliscono.
È sempre sorprendente e raro quando sulla scena si presenta qualcuno che non vuole solo fare la differenza, ma essere la differenza.
Qualcuno che trova un modo per reinventarsi, inizialmente lavorando da casa per poi trasformare lo stesso in un viaggio di anni, con uno zaino ed il portatile in mano, mentre esplora il mondo.
Ancora più sorprendente è quando qualcuno utilizza le serate, dopo un’intera giornata di lavoro, e i fine settimana per ottenere una seconda istruzione per migliorarsi e migliorare.
Di contro siamo invidiosi quando incontriamo qualcuno che è felice ed appagato additandolo come inopportuno e più fortunato di noi invece di comprenderne a monte il sacrificio e la dedizione.
Ci sono libri di ogni genere, argomento e materia: difficile pensare e credere non ci sia modo di imparare per evolversi combattendo la dilagante ignoranza dalla quale siamo circondati.