Intelligente o intellettuale?

Di certo c’è una grande differenza tra questi due aggettivi. Un elettricista è intelligente, pratico, sa come svolgere efficacemente il proprio lavoro qualificato (forse per questo è così complicato trovarne uno bravo!). L’intellettuale non guarda la pratica ma piuttosto la teoria. Esplora con passione quanto già scritto da altri, anche se questa “sapienza” a volte viene utilizzata per far sentire l’interlocutore disinformato dando più spazio al proprio ego che al sano e costruttivo confronto.

Però va da sé che, in caso necessitassimo di risolvere un problema, con molta probabilità chiederemmo ausilio ad una persona intelligente. Oppure no?

Quando abbiamo bisogno di aiuto esitiamo a chiederlo a qualcuno anche se che già sappiamo potrebbe avere la soluzione. Ad esempio, quando il computer non funziona, preferiamo rimandare ciò che abbiamo da fare ad un altro momento invece di chiedere ad un tecnico.
Se non conosciamo una strada ed il navigatore non riceve bene, preferiamo girare a vuoto piuttosto che fermarci per chiedere indicazioni al passante di turno.

Quali sono i motivi che ci impediscono di chiedere l’aiuto di qualcuno intelligente?

Il primo potrebbe essere che il farlo ci espone al cambiamento e, per antonomasia, la maggior parte delle persone è avverso allo stesso perché ci mette davanti allo specchio il quale riflette i nostri limiti.

Il secondo potrebbe riguardare il nostro timore di essere additati come ignoranti o, peggio, stupidi.
Per assurdo preferiamo convivere con il problema che essere visti come qualcuno che non ha la soluzione.

Eppure chiedere aiuto spesso può aprirci nuove opportunità. Meglio correre il rischio, no?

E tu reputi di essere più intelligente o più intellettuale?

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