Quanto dobbiamo pagare?

Sei realmente convinto di essere tu a decidere quanto vale il prodotto o il servizio che proponi sul libero mercato?

Abbiamo due modi per evitare di essere assorbiti dalla corsa al ribasso:

  1. Utilizzando il principio della scarsità: lo psicologo Robert B. Cialdini lo definisce dicendo che “le opportunità ci sembrano più preziose quando la loro disponibilità è limitata”.

Paghiamo un extra per avere ciò che reputiamo essere unico nel suo genere, come avvistare nel deserto un’oasi che certamente avrà l’acqua più buona e dissetante del mondo. Non ne possiamo fare a meno. È in questi momenti che abbiamo una percezione della realtà alterata, reputando l’opzione che abbiamo scelto come la migliore possibile.

2. Attraverso l’appartenenza: questo bene o quel servizio di sicuro valgono di più perché tutti gli altri già lo posseggono o ne stanno usufruendo.

Nessuno vuole restare nell’anonimato, essere estraniato dal gruppo, lasciato indietro. L’appartenenza ha un valore inestimabile che ricerchiamo nell’emulazione. Conseguentemente lo status symbol la fa da padrone.

In definitiva è necessario lavorare o nella direzione del “poco” (lo voglio!) o in quella del “molto” (ce l’hanno tutti!).

Il profitto deriva dal proporre ciò che la maggior parte delle persone ritiene di dover possedere anche pagando un extra possedendo, quindi, ciò che gli desidererebbero possedere o possedendo ciò che gli altri già posseggono. L’importante è essere notati…

E tu quanto sei disposto a pagare?

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