D’accordo, ma ha pagato di più?

Nonostante la consapevolezza delle potenziali problematiche alle quali potremmo andremo incontro, troppo di frequente ci capita di lavorare con persone che ad altri avremmo tranquillamente consigliato di evitare.

E allora perché diciamo, convinti, di sì senza ascoltare quella vocina istintiva che ci esorta a dire di NO?

Accettiamo di collaborare con un imprenditore che non ascolta ragioni se non le sue.

Accettiamo una pratica da un cliente arrogante convinto di saperne più di noi sul nostro lavoro.

Accettiamo un lavoro da una persona prepotente, un capo, invece che da qualcuno che lavorerà su di noi affinché emergano le nostre peculiarità utili per il nostro futuro, un leader quindi.

Motivo? Semplice, ci pagano di più, ci promettono una miglior recensione nonché di presentarci chissà chi che cambierà in meglio il nostro futuro e quello dei nostri cari, ci convincono che ci saranno molte più pratiche e clienti per noi con conseguente aumento di fatturato, e così via.

Ma tutto ciò può realmente bastare per dare un prezzo a noi stessi, al nostro lavoro, al nostro team, alla nostra dignità?

Ognuno conosce la propria situazione professionale, personale e familiare, ci mancherebbe. Ma, accettando determinati compromessi, una cosa è certa: il costo che pagheremo in futuro per le nostre scelte sarà di gran lunga più elevato di quello che ci viene pagato nel presente.

E tu accetti ogni compromesso?

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