Non l’ho letto ma…

Ammetto che mi ha sempre divertito il giudizio delle persone, soprattutto di coloro che sanno poco o nulla di un determinato argomento ma sprecano energie preziose nel far comprendere al prossimo l’esatto contrario.

Il paradosso socratico “so di non sapere” attribuito, appunto, al famoso filosofo greco Socrate, ci dovrebbe insegnare (l’uso del condizionale non è a caso…) ad essere consapevoli della nostra ignoranza e, di conseguenza, indurci alla scoperta della conoscenza.

“Non ho letto la proposta, ma a mio avviso…”

Ma allora perché esprimi giudizi? perché tenti di valutare ciò che non conosci? perché punti il dito senza sapere? perché, perché, perché…?

Non sarebbe più umile e coraggioso ammettere semplicemente di non aver avuto tempo o modo di approfondire quanto in questione?

È vero, il mondo va sempre più veloce, ma questo non ci esonera dal porre la giusta attenzione a ciò che, ogni giorno, ci circonda e fa parte della vita di ognuno di noi come emettere una sentenza su di un evento spiacevole ascoltato velocemente al telegiornale, votare un politico piuttosto che un altro solo per simpatia o antipatia e non per i punti del suo programma, dare ragione a Tizio piuttosto che a Caio solo perché Sempronio ci ha raccontato che… .

L’approfondimento è importante. È la chiave che apre tutte le porte per il successo, per essere migliori e tra i migliori in ciò che si fa. E anche in ciò che si è. Non da meno dimostra al prossimo di aver portato rispetto al tempo e all’attenzione che lo stesso ci ha dedicato.

E tu sai, realmente, di non sapere?

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