Meno un bene è disponibile, più lo desideriamo!
In finanza comportamentale questo concetto viene descritto dettagliatamente e sottolinea come il pensiero di una perdita potenziale gioca un ruolo significativo nei processi decisionali della mente umana.
Potrebbe risultare incredibile ma le persone agiscono più per il timore di una perdita che per la speranza di un guadagno della stessa entità.
Un classico esempio è dato dai saldi di stagione o di fine anno in cui i commercianti espongono o sponsorizzano prezzi tanto bassi da far risultare folle chi non è approfitta. Infatti l’assalto ai negozi o ai centri commerciali per non farsi scappare l’occasione “irripetibile” del momento ne è una chiara dimostrazione.
“Non perdete altro tempo, approfittatene, questo prodotto è in via di esaurimento!” oppure “accorrete numerosi, non fatevi sfuggire quest’opportunità, offerta valida solo per pochi giorni!”.
Nonostante tutti siamo a conoscenza delle pressioni che scaturiscono dal principio di scarsità, cediamo consapevolmente e consciamente alle sue lusinghe evitando di ascoltare la nostra vocina razionale che tenta in ogni modo di riportarci, inutilmente sulla retta via.
E sì, perché la sola idea di non entrare in possesso dell’oggetto desiderato scaturisce in noi un senso di sconfitta, soprattutto se c’è concorrenza su “l’ultimo pezzo!”.
Esiste una soluzione? Forse l’unica è quella di contare fino a cento o, meglio, fino a mille sperando, però, che nel frattempo qualcun altro non ci abbia anticipato sul tempo…
E tu di cosa realmente non puoi fare a meno?