Jessica Vesprini: i registri Akashici

Sono nata e cresciuta in un ambiente permeato dall’arte e dalla scienza della bellezza, grazie ai miei fratelli che mi hanno introdotta nel mondo dell’Haircare. Da giovane commerciale, mi sono immersa in questo settore con la passione e l’entusiasmo di chi scopre un nuovo universo. Per vent’anni, ho dedicato la mia vita a conoscere i segreti di questo mestiere, affinando tecniche di vendita e consulenza che mi hanno permesso di crescere professionalmente e personalmente. 

Ma, come accade spesso nella vita, la mia curiosità non si è fermata qui. Ho iniziato a esplorare altri settori affini, come la salute e il benessere, ampliando i miei orizzonti e accrescendo il mio bagaglio di conoscenze. Ogni incontro, ogni esperienza, mi ha arricchita, portandomi a comprendere che la bellezza esteriore è solo una parte di un quadro molto più ampio.

Con il passare degli anni, il mio viaggio interiore è diventato sempre più intenso. Ho iniziato a esplorare il mondo olistico, un universo che mi ha permesso di connettermi con la parte più profonda di me stessa. La meditazione e le tecniche di rilassamento sono diventate il mio rifugio, un modo per trovare equilibrio e pace in un mondo frenetico. 

E proprio in questo percorso, ho scoperto i Registri Akashici. È stato come aprire una porta verso una dimensione sconosciuta ma familiare allo stesso tempo. I Registri Akashici, una sorta di DNA animico, custodiscono ogni informazione che ci riguarda: non solo ciò che siamo oggi, ma anche ciò che siamo stati nelle vite passate. Un archivio energetico, una dimensione di coscienza che racchiude la storia dell’anima di ognuno di noi.

Diventare una Lettrice dei Registri Akashici è stato un passaggio naturale, il culmine di un lungo percorso di crescita e consapevolezza. Oggi, attraverso questa pratica, posso aiutare le persone a connettersi con la loro essenza più profonda, guidandole nella scoperta di se stesse e del loro cammino spirituale. In fondo, tutto ciò che ho vissuto mi ha portata qui, a unire la mia esperienza nel mondo materiale con quella nel mondo spirituale, creando un ponte tra il visibile e l’invisibile, tra il corpo e l’anima.

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