La nostra mente non fa alcuna distinzione tra pensieri distruttivi e costruttivi; entrambi sono trattati con la stessa intensità e determinazione. Quando nutriamo pensieri di povertà, la nostra mente ci spingerà a tradurli in azioni che si riflettono nella nostra realtà fisica, proprio come farà con i pensieri di abbondanza e ricchezza. I nostri cervelli si magnetizzano attorno ai pensieri dominanti, quelli che occupano maggiormente la nostra attenzione e, attraverso meccanismi misteriosi che ancora sfuggono alla piena comprensione umana, questi pensieri “magnetici” attirano forze, persone e circostanze che risuonano con la loro natura. È come se la nostra mente fosse un potente campo magnetico che attrae tutto ciò che corrisponde alle nostre convinzioni più profonde, creando una realtà che riflette la qualità dei nostri pensieri. In questo processo, quindi, non siamo solo spettatori passivi della nostra vita, ma architetti attivi del nostro destino, in grado di creare la realtà che desideriamo, attraverso il potere del pensiero dominante.